Sono davvero tanti i film ambientati a Berlino o, semplicemente, girati nella capitale tedesca. Se sei appassionato di cinema come me sai bene che a Berlino si assegna uno dei premi cinematografici più ambiti, ovvero l’Orso d’oro, a conclusione del Berlinale, il Festival internazionale del cinema di Berlino.
Film ambientati a Berlino
Berlino ha fatto da sfondo a numerosi film, soprattutto negli ultimi decenni. Angeli, storie d’amore e guerre, generi e protagonisti diversi che in molti casi riportano alla memoria le tristi vicende della Seconda Guerra Mondiale. Avevo già scritto di Berlino, suggerendo di visitare East Side Gallery, il museo a cielo aperto della città. In questo post ho raccolto una lista dei film ambientati a Berlino che consentono di avere un primo approccio con la città, soprattutto se sei in procinto di visitarla.
Metropolis (1925-1926)
Metropolis è il capolavoro assoluto di Fritz Lang, manifesto del cinema futurista tedesco. Un film muto ma tanto attuale che racconta la Berlino del miracolo industriale dall’animo gelido e avviata verso la totale meccanizzazione, lacerata da divisioni classiste.
Ambientato nel 2026 Metropolis ha inspirato gran parte delle pellicole di fantascienza moderne, su tutte Blade Runner e Guerre Stellari.
La versione originale del film aveva una durata di 153 minuti. Le copie tedesche andarono distrutte e solo dal 2008, in seguito ad alcuni ritrovamenti e restauro di negativi, si può vedere la versione quasi integrale, con un “vuoto” di solo 8 minuti.
Alcune immagini del film sono contenute nel video Radio Ga Ga dei Queen.
L’angelo azzurro (1930)
L’angelo azzurro è il film che ha reso celebre Marlene Dietrich. L’attrice interpreta Lola, cantante di varietà di cui si innamora il Professor Rath, rispettabile insegnante protagonista del film e che per lei perderà ragione e dignità.
Basato sul romanzo Professor Unrat di Heinrich Mann il film fu girato presso gli studi UFA di Babelsberg, la più grande casa di produzione tedesca dell’epoca.
La caduta degli dei (1969)
La caduta degli dei è il capolavoro di Luchino Visconti che segna l’inizio della trilogia tedesca (gli altri due film sono Morte a Venezia e Ludwig).
Ispirato dalle vicende della famiglia Thyssen e dal Macbeth di Shakespeare, racconta l’ascesa e il declino di una ricca famiglia di industriali negli anni del Nazionalsocialismo. L’etereo e perverso Martin, protagonista del film, è interpretato da Helmut Berger, attore feticcio di Luchino Visconti.
Il film altro non è che una metafora della decadenza della società tedesca degli anni Trenta.
Cabaret (1972)
Cabaret è un film musicale del regista e coreografo Bob Fosse, trasposizione cinematografica dell’omonimo musical portato in scena a Broadway nel 1966.
La protagonista è Sally, interpretata da una giovanissima Liza Minnelli, cantante di cabaret nella Berlino della Repubblica di Weimar, città che è al contempo lustrini e miseria. Le sue vicende si intrecciano a quelle di Bryan, scrittore inglese a lei molto vicino, e insieme vivono la fine della Repubblica.
Un film in apparenza leggero che ci consente di conoscere meglio una Berlino in trasformazione. Meritati gli Oscar per Bob Fosse, Liza Minnelli e Joel Grey.
Christiane F. – Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino (1981)
Il film è tratto dal romanzo autobiografico di Christiane Vera Felscherinow e racconta lo scottante tema della tossicodipendenza giovanile a Berlino Ovest. I protagonisti affollano la stazione della metropolitana Bahnhof zoo per procurarsi la droga, arrivando a prostituirsi senza esitazioni.
L’atmosfera glam, la musica e David Bowie, che qui recita interpretando se stesso, sono in netto contrasto con le vicende narrate nei quartieri dormitorio e una dipendenza che inizia per gioco e non dà scampo.
Il cielo sopra Berlino (1987)
Dei 10 film ambientati a Berlino confesso che Il cielo sopra Berlino è il mio preferito, quello che descrive al meglio il concetto della città dolorosamente divisa in due metà.
Una Berlina divisa ma al tempo stessa unita da angeli che ci accompagnano nei pensieri e nei monologhi interiori degli abitanti della parte Ovest.
Un’acuta riflessione sul passato, presente e futuro di Berlino. Wim Wenders ci regala Due ore di poesia con la colonna sonora strepitosa.
La storia di Damiel e Cassiel continua in un secondo film, questa volta ambientato in una Berlino riunificata: Così lontano, così vicino.
Good bye Lenin (2003)
Il film Good bye Lenin racconta la vita nell’ex Berlino Est dopo la caduta del Muro, quando ormai sono scomparsi tutti i segni del passato comunista.
Alex, il protagonista, deve impedire che la madre scopra della caduta del Muro di Berlino: fervente sostenitrice della DDR si è appena risvegliata da coma. Con la complicità di alcuni amici ricrea in una stanza del suo appartamento la normalità della DDR.
Un film ironico e a tratti esilarante che ben riproduce l’aria che si respirava a Berlino all’indomani dell’unificazione.
Bastardi senza gloria (2009)
Au revoir Shoshanna! Con questa frase si apre la sequenza iniziale di Bastardi senza gloria, film di Quentin Tarantino, una delle più drammatiche di tutto il film.
Con irriverenza il regista affronta il tema del Nazismo e di “come sarebbe andata se…”. Tanta violenza e azione e un cast in cui nessuno sfigura: Brad Pitt, Christopher Waltz, Diane Kruger, Mélanie Laurent e Michael Fassbender.
Il ponte delle spie (2015)
Il ponte delle spie è un coinvolgente thriller del regista Steven Spielberg ambientato nel periodo della Guerra Fredda. Il titolo del film fa riferimento al ponte Glienicke (Glienicher Brücke), al confine tra l’ex Berlino ovest e Potsdam.
Tom Hanks interpreta l’avvocato James Donovan assoldato dalla CIA per ottenere il rilascio di un pilota statunitense arrestato in URSS.
Negli anni della Guerra Fredda il ponte è stato luogo di scambio tra spie e prigionieri politici dei due blocchi. Diverse scene sono state girate a Checkpoint Charlie, crocevia di passaggio della NATO tra Berlino Est e Ovest.
Race – Il colore della vittoria (2016)
Pur non essendo interamente ambientato a Berlino, Race – Il colore della vittoria racconta la storia dei più grandi sportivi di tutti i tempi, il campione di atletica afroamericano Jesse Owens.
Grande protagonista delle Olimpiadi di Berlino del 1936 dove vinse ben 4 medaglie d’oro davanti al beniamino di casa Carl “Luz” Long, che in segno di rispetto gli diede la mano a fine gara.
Un film che intreccia storia, pregiudizi razziali e sport. La versione italiana del film è impreziosita dal doppiaggio di Federico Buffa.
Tra questi film ambientati a Berlino c’è qualcuno che hai visto? Mi farebbe piacere leggerti nei commenti.