Per il terzo anno consecutivo ho scelto di trascorrere qualche giorno di vacanza a Procida. D’estate purtroppo faccio fatica a staccare dal lavoro ma avevo bisogno di qualche giorno per ricaricare le batterie.
Cosa mi ha spinto a scegliere ancora Procida? Anzitutto una scelta di cuore: sulla più piccola delle isole flegree l’anno scorso è iniziata una storia speciale e, in occasione del primo anniversario, abbiamo deciso di tornare nel luogo che ci ha fatto innamorare.
Ti ho già raccontato cosa vedere a Procida in un giorno e di Palazzo D’Avalos: in questi giorni qui sull’isola oltre a dedicarmi a qualche ora di mare, ho visitato La Casa di Graziella Procida, casa-museo dedicato alla donna procidana per eccellenza. Ma chi era Graziella e perché è stato dedicato un museo a questa fanciulla? Continua a leggere per scoprire la sua storia e per organizzare al meglio la visita.
Chi era Graziella
Graziella era una giovane donna vissuta a Procida a inizio Ottocento. Erano gli anni del Gran Tour e proprio per questo motivo lo scrittore francese Alphonse de Lamartine aveva raggiunto l’isola. La giovane era figlia di pescatori e, rimasta orfana, viveva con i nonni e i fratelli.
Lamartine era giunto a Procida a causa di una burrasca, in compagnia di un amico. Si trattenne sull’isola per ben 14 mesi durante i quali si innamorò della giovane Graziella e intraprese una vita semplice, proprio come quella dei pescatori procidani.
Un giorno avvenne la separazione: Lamartine comunicò alla sua amata di dover rientrare in Francia, promettendole di ritornare, cosa che però non avvenne. Poco dopo la giovane si ammalò di tubercolosi e, poco prima di morire, inviò al suo amato una lettera contenente la sua treccia.
In patria divenne un importante uomo politico e continuò la sua vita, in parte tormentato dal ricordo di quell’amore struggente. Per questo motivo nel 1849 decise di dedicare alla giovane il romanzo autobiografico intitolato Graziella.
Graziella e la Sagra del Mare
Negli anni Graziella è diventata il simbolo di Procida: bella, dai lineamenti tipicamente mediterranei, allegra e profondamente legata al mare e al suo uomo.
Dal 1939, salvo negli ultimi due anni causa Covid-19, Graziella viene celebrata con una festa e in suo onore viene organizzato un concorso a cui partecipano giovani donne in età compresa tra i 14 e 21 anni. Più che un concorso di bellezza è la celebrazione delle tradizioni marinare: le partecipanti indossano gli antichi costumi procidani, che un tempo si indossavano in occasioni particolari.
Gli abiti sono in velluto e raso e riccamente decorati. Il cappottino indossato ha un taglio prettamente orientale, di colore rosso o verde, con ricami in oro a “coccole”.
La casa di Graziella a Procida
Nel Palazzo della cultura, ex conservatorio delle orfane, a Terra Murata, da qualche anno è possibile visitare la Casa di Graziella, ricostruzione ipotetica dell’abitazione in cui visse la giovane. La casa è molto più ricca rispetto a quella in cui visse Graziella: appartenendo a una famiglia di pescatori l’arredamento era molto spartano ed essenziale. Il corredo è datato tra 1800 e 1900 e nulla è appartenuto alla giovane. L’unica traccia che si ha di Graziella è un ritratto presente nella sala centrale.
Lo scopo de La Casa di Graziella a Procida è quello di salvaguardare e tramandare la storia e le tradizioni dell’isola, proprio attraverso la sua abitante più famosa, che visse e morì per amore.
La ricostruzione degli ambienti è molto curata e le tre sale raccontano la storia di come si viveva sull’isola. Il cuore dell’abitazione è la cucina, ricostruita in ogni piccolo particolare: la cucina a legno, il focolare, le stoviglie e le tovaglie da tavola. In questa sala trova posto anche una parete dedicata agli attrezzi di antichi mestieri.
Il salottino aristocratico accoglie, oltre il ritratto di Graziella, diversi abiti, un telaio, una macchina da cucire e uno scrittoio.
Nell’ultima sala è ricostruita la camera da letto con un’inginocchiatoio, quadri e fotografie.
Il panorama che si gode dalle terrazze de La Casa di Graziella a Procida è unico, trovandosi a Terra Murata è possibile ammirare tutta l’isola e la posizione a strapiombo sul mare offre uno spettacolo naturale a dir poco incantevole.
L’Ultimo piano del museo, punto più alto dell’isola, è dedicato a Elsa Morante e ai luoghi che ispirarono il suo romanzo L’isola di Arturo.
Organizzare la visita a La Casa di Graziella a Procida
La Casa di Graziella a Procida si trova presso il Palazzo della Cultura a Terra Murata. La visita prevede un contributo di € 5,00 a persona e vale la pena investire questa piccola somma per visitare il posto.
Gennaio: CHIUSA | |
Febbraio: CHIUSA | |
Marzo: 10.00 – 13-00 | |
Aprile: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.00 | |
Maggio: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.00 | |
Giugno: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.00 | |
Luglio: 10.00 – 18.00 | |
Agosto: 10.00 – 18.00 | |
Settembre: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.00 | |
Ottobre: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.00 | |
Novmbre: 10.00 – 13.00 | |
Dicembre: 10.00 – 13.00 |
Domenica pomeriggio e Lunedì il museo osserva chiusura per riposo.
Per informazioni 333 3739076. Nel piccolo bookshop del museo è possibile acquistare una pregiata edizione del romanzo dedicato a Graziella.