Durante la mia permanenza in Friuli ne ho approfittato per visitare Casarsa e la mostra fotografica di Sandro Becchetti dedicata a Pier Paolo Pasolini allestita presso Casa Colussi, casa dei nonni materni dello scrittore, sede del Centro Studi Pier Paolo Pasolini.
Il percorso fotografico visitabile fino al prossimo 11 Ottobre ricostruisce la giornata che il fotografo Sandro Becchetti trascorse nel 1971 nell’appartamento romano all’Eur di Pasolini per realizzare un servizio per il quotidiano Il Messaggero, uno sguardo sincero e intimistico nella vita dello scrittore che Becchetti offre al visitatore.
L’autore della mostra: Sandro Becchetti
Sandro Becchetti è stato un’artista eclettico che dalla seconda metà degli anni Sessanta ha documentato con il suo obiettivo la realtà sociale e i grandi cambiamenti del boom economico italiano. Successivamente si è occupato di reportage, ritraendo i grandi protagonisti della cultura internazionale dell’epoca. All’apice della sua carriera di fotografo ha avuto la fortuna di realizzare per Il Messaggero il servizio fotografico oggetto della retrospettiva dedicata a Pasolini, immortalandolo nella casa romana che condivideva con l’amata madre Susanna Colussi e la cugina Graziella Chiarcossi.
La mostra
“Pier Paolo Pasolini attraverso lo sguardo di Sandro Becchetti: frammenti di una mostra” è il titolo del percorso espositivo, organizzato senza tante difficoltà in un particolare periodo storico di emergenza sanitaria.
Al visitatore viene offerto un punto di vista insolito su Pasolini, questa volta visto attraverso l’occhio e l’obbiettivo del fotografo romano.
In tutto sono circa cinquanta le fotografie esposte, in un percorso che si snoda attraverso i vari spazi di Casa Colussi. L’ultimo piano è interamente dedicato ai fotoritratti che Becchetti ha realizzato agli amici più cari di Pasolini: Dacia Maraini, Federico Fellini, Bernardo Bertolucci, Natalia Ginzburg, Sandro Penna, Giuseppe Ungaretti e Alberto Moravia.
Molto emozionante la fotosequenza in bianco e nero realizzata il giorno del funerale romano di Pasolini a Campo dei Fiori, il 5 Novembre 1975, durante il quale Alberto Moravia tenne una sentita orazione funebre, poco prima dell’ultimo viaggio verso Casarsa della Delizia dove lo scrittore è sepolto.
Accanto ad alcuni celebri ritratti di Pasolini, su tutti quello in cui stringe tra le mani la copia della sua raccolta Le ceneri di Gramsci, nella mostra a Casarsa sono esposte tutte le fotografie realizzate nel corso di quella giornata, anche i delicati ritratti insieme alla mamma Susanna Colussi, che tanto ci dicono del rapporto affettivo che li legava.
I ritratti di Becchetti non sono rubati e neppure presi, sono chirurgicamente tagliati con la stessa precisione di un’intagliatore di legno, suo mestiere per vocazione. Per tutta la sua vita, a chi lo elogiava per le sue doti di fotografo, simpaticamente rispondeva così:
«Ho qualche dubbio sulla mia abilità di fotografo ma nessuno su quella di falegname»
Informazioni utili per organizzare la visita
La mostra è organizzata dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini in collaborazione con l’Archivio Sandro Becchetti, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il Comune di Casarsa della Delizia.
Inaugurata il 25 Luglio, la mostra rimarrà aperta fino all’11 Ottobre, dal martedì a venerdì dalle 15 alle 19, al sabato e nei giorni festivi anche dalle 10 alle 12.20. L’ingresso è libero, ma soggetto al rispetto delle norme vigenti legati all’emergenza sanitaria.
E’ possibile acquistare il catalogo della mostra al costo di 5 euro.
Sul mio profilo Instagram che vi consiglio di seguire, vi invito a visualizzare la storia in evidenza FVG Experience: ho preparato una piccola visita virtuale per immergervi nel mondo di Pasolini.