Villa Farina a Baronissi (SA) è una proprietà privata che ho visitato qualche settimana fa in occasione delle Giornate FAI di Primavera. Il complesso è un’interessante esempio di architettura del Settecento che domina l’ambiente urbano con la sua facciata principale e l’immenso parco.
La dimora appartiene all’aristocratica famiglia Farina, dedita al commercio e la politica sin dal 1600. Di probabile origine portoghese, il capostipite Antonio si trasferì a Baronissi dove si dedicò prevalentemente all’attività agricola. Tra i discendenti merita di essere ricordato Mattia Farina, Senatore del Regno d’Italia e sindaco di Baronissi, che sposò Elisa Moscatello, ultima marchesa di Castelvetere Valforte.
La mia visita a Villa Farina
Una volta attraversato il grande portale d’ingresso si accede alla corte centrale, intorno al quale si aprono due ali laterali. Villa Farina presenta una forma quadrata con giardino centrale. Il terremoto del 1980 ha duramente danneggiato il piano superiore del palazzo, tanto da essere demolito e attualmente la struttura si articola in piano terra e primo piano.
La Famiglia Farina allevava cavalli e al piano terra è possibile visitare la stalla, una carrozza e un’area adibita a piccolo museo, dove sono esposti trofei vinti dagli esemplari allevati.
Sempre al piano terra si trova uno degli spazi più belli di tutta la dimora storica, ovvero il grande salone cinese al cui centro troneggia un biliardo ben conservato. Le pareti di questa stanza sono rivestite in tela con un motivo asiatico, il soffitto è decorato a rilievo in legno e cartapesta. Difficilmente si trovano elementi di arredo simili e le decorazioni originali rendono villa Farina esempio unico in tutta la provincia di Salerno.
Al primo piano si trovano le stanze private dei vari componenti della famiglia Farina, alcune arredate con mobili originali d’epoca, oltre che una ricca biblioteca che ospita libri rari.
Ad accrescere il valore artistico e storico della residenza è senza dubbio il parco di oltre 15.000 mq, ispirato ai Giardini di Capodimonte a Napoli. La struttura a poggio ospita piante esotiche e alberi secolari, alcuni risalenti al Settecento e Ottocento, rendendo il giardino l’ambiente botanico più ricco di tutta la Valle dell’Irno. A rendere ancora più lussureggiante il parco è la presenza di sculture, una voliera dalla forma ottagonale e la serra per piante rare.
Unica nota dolente è stata non poter visitare il parco, in quanto la visita a quest’area non è prevista durante le Giornate di Primavera FAI.
Come visitare Villa Farina
In quanto residenza privata Villa Farina viene aperta al pubblico in poche occasioni, di solito in concomitanza delle Giornate FAI. Per ulteriori informazioni si può contattare la delegazione di Salerno.
Villa Farina si trova a Baronissi, in Via Guglielmo Marconi, 2.
12 comments
Peccato che dimore simili, di grande valore storico e artistico, siano aperte solamente in pochissimi giorni, come durante le giornate FAI. Dovrebbero essere visitabili tutto l’anno! Questa poi è davvero un incanto..
La penso come te. Essendo una residenza privata bisogna accontentarsi di queste giornate.
Adoro queste antiche ville, con il loro denso passato e così ricche di storia. Questa mi ispira particolarmente, ma dubito che potrò vederla a breve, ma mai dire mai!
😉
Adoro palazzi antichi e castelli. Le giornate FAI sono ottime occasioni per scoprire luoghi vicini a noi altrimenti non visitabili.
Le giornate FAI sono ottime possibilità di conoscere luoghi inconsueti
Adoro le ville storiche! Hanno stanze e giardini molto suggestivi!
Questa personalmente non la conoscevo, ma è molto bella!
Anche io l’adoro!
Che bella questa villa… e anche il giardino! Bisogna approfittare delle Giornate Fai per visitare questi gioielli altrimenti chiusi ai visitatori. Hai fatto proprio bene!
Adoro le iniziative FAI!
Vedo che non sono l’unica a sfruttare le Giornate di apertura, siano esse di primavera o di autunno, del FAI: queste riescono a farci scoprire luoghi spesso inaccessibili ai più! Peccato però che la villa non sia aperta al pubblico se non in queste rare occasioni!
Adoro le iniziative FAI e magari ce ne fossero di più di aperture straordinarie!