Nella settimana che celebra il Festival di Sanremo, ho deciso di dedicare un articolo al binomio musica e viaggi, andando in cerca delle canzoni italiane dedicate a città.
Di viaggio si parla spesso nelle canzoni, molte volte visto come metafora della vita. Sullo stesso palcoscenico di Sanremo in più di un’occasione sono state presentate canzoni che invitavano a viaggiare, evadere o evocavano luoghi lontani. Non mete esotiche o viaggi mentali ma una selezione di canzoni che parlano del nostro bellissimo paese, per un viaggio a tutto volume. Partiamo!
Il sottile legame tra musica e viaggi
Le canzoni non parlano solo di atmosfere e frammenti di vita ma anche di storie minori che animano le città, da qui l’idea di creare un itinerario in 5 tappe per raccontare le bellezze, i personaggi e quello che non va nel nostro Belpaese.
Napule è
Mi piace vincere facile, lo ammetto, e come prima canzone non posso non scegliere Napule è, capolavoro di Pino Daniele. Napoli è la città dai mille volti, dove il sacro è celebrato insieme al profano, dove i quartieri più ricchi si susseguono a quelli più poveri. Tutti questi apparenti controsensi contribuiscono alla creazione di un’armonia che solo a Napoli si può avere.
Pino Daniele ha solo 18 anni quando compone questa canzone, destinata a riscrivere la storia della musica napoletana grazie alle sue venature blues. Napoli è il perfetto equilibrio di genio e insolenza, è la carta sporca a cui nessuno si interessa ma è anche l’odore di mare o di una passeggiata, tra i vicoli della città e la gente.
Firenze (canzone triste)
Stamattina mi sono svegliata con questa canzone in testa. Ivan Graziani è stato un grande cantautore italiano scomparso troppo presto. Le sue canzoni più famose sono legate al nome di donne e di città e i suoi testi si caratterizzano per una tenerezza espressiva e a Firenze è ambientato uno struggente triangolo amoroso.
I protagonisti sono tre universitari fuori sede, l’io narrante, un aspirante filosofo irlandese e la ragazza che ha fatto perdere la testa a entrambi. Nessuno conquisterà il suo amore, anzi è lei ad abbandonare la città, lasciando i due fottuti di malinconia e di lei.
Roma Capoccia
Quanto sei bella Roma quando è sera.
La Capitale è la protagonista di molte canzoni di Antonello Venditti e Roma Capoccia è forse il brano che l’ha reso celebre. Composta a 14 anni e messa in un cassetto, è al contempo un omaggio, un messaggio di rabbia e di affetto per la sua città.
Il testo in romanesco la rende verace, una dichiarazione di amore e odio verso una città in cui convivono bene e male, vecchio e nuovo. Anni dopo Venditti ha raccontato di aver scritto la canzone in un periodo non particolarmente felice della sua vita, immaginando cupole e fontanoni rinchiusi in un cassetto. Una descrizione di ambienti e personaggi romani ma anche una critica graffiante che ha conquistato un posto speciale nel cuore dei romani.
Alghero
Giuni Russo è stata una sofisticata interprete musicale che nel corso della sua carriera si è cimentata con vari generi musicali, spaziando dal jazz all’elettronica, senza tralasciare la lirica, il pop e il blues.
Ad Alghero Giuni ci è stata per davvero ma non per passarci le vacanze, ci giunse per stare al capezzale della madre della sua partner artistica. Nel testo non ci sono riferimenti all’episodio, racconta piuttosto di follie estive cantate su una base orecchiabile.
Piazza Grande
Piazza Grande di Lucio Dalla non porta il titolo di una città ma di un luogo di Bologna, precisamente Piazza Maggiore. Il brano è stato uno dei più grandi successi del Festival di Sanremo, simbolo della carriera del cantante bolognese.
Portata al successo nel 1972, rievoca un’atmosfera nostalgica e sembra di camminare accanto all’artista bohemien protagonista della canzone, in cerca di amore da donare e da ricevere.
Siamo arrivati alla fine di questo articolo dedicato alle canzoni dedicate a città italiane. Conosci altri brani che raccontano il binomio musica e viaggi ? Lasciami un commento, ti leggo volentieri.