Ogni 21 settembre Salerno si trasforma e per un giorno il suo cuore batte a un ritmo diverso. I salernitani si preparano a festeggiare la festa più amata, invadono le strade e il profumo della milza imbottita invade l’aria.
È un richiamo che da sempre unisce la comunità, dai più giovani agli anziani, in una celebrazione che va oltre la fede. La Festa di San Matteo Salerno è molto più di un evento religioso: è un momento di riscoperta delle proprie radici, di connessione con la città e le sue tradizioni.
Ricordo ancora la prima volta che partecipai alla festa da bambina, mano nella mano con mio nonna. Le luci, le processioni e la musica mi riempivano di meraviglia. Il giorno di San Matteo era atteso per 365 giorni, un’occasione per sentirci parte di qualcosa di più grande, di una storia che ci apparteneva e che si ripeteva ogni anno.
La storia della festa di San Matteo a Salerno
La Festa di San Matteo Salerno ha origini antichissime, radicate profondamente nella storia e nella cultura della città. Matteo, uno dei dodici apostoli di Gesù, è il patrono della città, e la sua festa è l’evento più importante per i salernitani. San Matteo, per i cittadini di Salerno, è un protettore, un punto di riferimento spirituale che si manifesta in modo tangibile attraverso le celebrazioni.
Ogni anno, la processione di San Matteo attraversa le vie principali della città, portando con sé un carico di emozioni e devozione. Il suono delle campane, i canti religiosi e la vista della statua del santo scortata dal corteo che avanza tra la folla creano un’atmosfera suggestiva. I fedeli offrono preghiere e ringraziamenti e non manca chi partecipa più per tradizione che per fede. In ogni caso, l’emozione che si respira durante quei giorni è palpabile.
L’anima popolare della Festa di San Matteo
Anche se il cuore della festa è sicuramente la processione, la Festa San Matteo Salerno è anche un’esplosione di vita e di socialità. In città accorre gente anche dalla provincia per assistere alle celebrazioni, il sottopiazza di piazza della Concordia si riempie di bancarelle e venditori ambulanti. La città sembra risvegliarsi da un sonno leggero per diventare il palcoscenico di un grande spettacolo.
San Matteo non è solo una celebrazione religiosa e non si può parlare della festa senza menzionare la milza imbottita, specialità gastronomica salernitana la cui ricetta si tramanda nelle famiglie di generazione in generazione. Questo piatto, semplice e gustoso, è l’emblema della cucina popolare: la milza viene riempita con un mix di ingredienti saporiti e poi cotta lentamente, sprigionando profumi irresistibili.
Ricordo ancora la prima volta che assaggiai la milza imbottita durante una Festa di San Matteo. Ero piccola e guardavo mia nonna con occhi pieni di curiosità mentre addentava quel panino dal sapore unico. “Prova,” mi disse. Al primo morso, mi colpì il sapore intenso e speziato. Da allora, ogni anno, la milza imbottita è per me un simbolo della festa, un sapore che sa di casa e di tradizione.
Preparata con cura dai venditori ambulanti sparsi per la città, la milza imbottita è un must per chiunque voglia vivere appieno l’esperienza della Festa di San Matteo a Salerno. Si tratta di un piatto semplice, ma carico di significato, che racconta l’autenticità e la convivialità della cultura salernitana.
San Matteo tra fede e comunità
Nel corso degli anni, la Festa di San Matteo ha saputo mantenere viva la sua duplice anima, religiosa e popolare. Il Santo, infatti, non è solo il protettore spirituale della città, ma anche un simbolo di unità e identità per i salernitani. Durante la processione diverse congreghe e rappresentanti delle professioni locali sfilano insieme, portando con sé i propri stendardi.
Questa partecipazione corale è uno degli aspetti più toccanti della festa: ciascuno, a modo suo, rende omaggio al santo, creando un legame indissolubile tra passato e presente. Il senso di appartenenza che si respira in quei giorni è forte e anche chi non vive più a Salerno spesso torna in città per partecipare alle celebrazioni.
Le tradizioni religiose e popolari della Festa di San Matteo
Le celebrazioni cominciano diversi giorni prima del 21 settembre, con un fitto programma di eventi religiosi in onore del santo.
La giornata di San Matteo inizia con la messa solenne nel Duomo, uno dei momenti più importanti della festa. La chiesa, gremita di fedeli, ospita le autorità locali e i rappresentanti delle istituzioni. Alle 18 ha inizio la tanto attesa processione di San Matteo, un lungo corteo che percorre le vie della città, accompagnato da canti, preghiere e musica.
Le bambine, vestite con abiti della Prima Comunione, scortano il Santo mentre le famiglie seguono il corteo con rispetto e devozione. La festa è un momento di incontro e condivisione, in cui la città si stringe attorno alla figura di San Matteo, riscoprendo la propria identità.
Cosa vedere a Salerno durante la Festa di San Matteo
La Festa di San Matteo è anche un’occasione perfetta per scoprire o riscoprire le bellezze di Salerno. Se sei in città per le celebrazioni, ti consiglio di fare una passeggiata lungo il Lungomare Trieste, che si anima di luci e bancarelle. È uno dei luoghi più amati dai salernitani, dove puoi respirare l’aria di mare e goderti il panorama del golfo.
Non puoi poi perderti una visita al Duomo di Salerno e alla sua cripta, che accoglie le spoglie di San Matteo. La cattedrale è uno dei simboli della città e durante la festa diventa il fulcro delle celebrazioni religiose. L’interno è un capolavoro di arte sacra, con mosaici e affreschi che raccontano la storia della fede salernitana.
Infine, se hai tempo, ti consiglio di scoprire il centro storico di Salerno. Le sue stradine strette e lastricate, i negozi di artigianato e le antiche botteghe ti trasporteranno indietro nel tempo, regalandoti un assaggio autentico della vita cittadina.
Dove gustare la milza imbottita a Salerno
Per vivere l’esperienza culinaria al massimo, non puoi andare via senza aver provato la milza imbottita. Durante la festa, molte attività di street food si posizionano nelle piazze principali e lungo il Lungomare, pronte a deliziare i visitatori con questa prelibatezza.
Se preferisci gustarla comodamente seduto, ci sono diversi locali tradizionali in città che offrono la milza imbottita tutto l’anno. Ti consiglio la versione della Paninoteca San Matteo: Elio, il proprietario, ha ereditato la ricetta dalla nonna e la propone in maniera superlativa. Da provare tutti i panini, enormi e farciti a più non posso.
Partecipare alla Festa di San Matteo a Salerno è un’esperienza che ti rimarrà nel cuore. Che tu sia salernitano o un visitatore, ti sentirai parte di una comunità unita da tradizioni secolari, in cui fede e vita quotidiana si intrecciano in un’unica celebrazione.
Per me, la Festa di San Matteo significa ritornare a quei giorni d’infanzia, quando tutto sembrava magico e la città si riempiva di vita e colori. Ancora oggi, ogni anno, aspetto con trepidazione il 21 settembre per rivivere quelle emozioni e per riscoprire il sapore autentico di Salerno.