L’Italia è uno dei paesi che detiene il maggiore numero di siti appartenenti al patrimonio mondiale Unesco. Sono ben 53 i beni dichiarati patrimonio materiale e 8 appartenenti al patrimonio immateriale.
I primi siti Unesco in Campania sono stati riconosciuti nel 1995 e attualmente risulta essere una delle regioni italiane con il maggior numero di riconoscimenti.
Siti Unesco in Campania: la lista completa
Complessivamente sono 10 i siti Unesco in Campania. La lista include 6 luoghi e 4 beni immateriali. I luoghi si trovano in aree molto vaste della regione, comprendendo al loro interno diversi siti archeologici, ville, chiese, complessi monumentali. Scopriamo insieme l’elenco completo dei siti riconosciuti patrimonio Unesco in Campania.
Il Centro storico di Napoli
Il Centro storico di Napoli ricopre un’area di ben 17 chilometri quadrati, quasi il 15% dell’intera superficie urbana. Tali dimensioni lo rendono il centro storico più grande d’Europa.
Diviso in due parti dalla strada detta Spaccanapoli, rappresenta il nucleo più antico della città. Numerosi sono i quartieri racchiusi nell’area: Avvocata, Montecalvario, San Giuseppe, Porto, Pendino, Mercato Stella, San Carlo all’Arena, Chiaia, San Ferdinando, San Lorenzo Vicaria e le zone collinari del Vomero e Posillipo. Il Centro Storico di Napoli è stato il primo sito in Campania ad essere inserito nell’elenco dei beni Unesco da tutelare (1995).
Tra le motivazioni si fa riferimento al
grande valore del tessuto urbano, degli edifici e delle strade che testimoniano una storia millenaria ricca di eventi, rendendo la città crocevia di popoli e culture di tutta Europa.
L’elenco dei luoghi da vedere è lunghissimo, solo nella zona dei Decumani sono presenti oltre 200 tra chiese, obelischi, musei, catacombe, percorsi sotterranei e castelli.
Costiera Amalfitana
Il tratto di strada che costeggia il golfo di Salerno e che va da Vietri sul Mare a Positano è conosciuto come Costiera Amalfitana. Deve il suo nome alla città di Amalfi, nucleo centrale della costiera dal punto di vista storico e geografico e comprende 13 comuni della provincia di Salerno: oltre alla stessa Amalfi, Strani, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare.
La bellezza del suo paesaggio mediterraneo hanno reso la Costiera Amalfitana una delle mete preferite dalle celebrità di tutto il mondo: qui scoppiò la passione tra Roberto Rossellini e Ingrid Bergman, il ballerino Rudolf Nurayev scelse l’isolotto di Li Galli come buen ritiro, Jacqueline Kennedy trascorse in Costiera una delle prime estati da first lady.
Ogni comune si differenzia dall’altro ma vi è una caratteristica che li accomuna, ovvero la presenza di testimonianze storico-artistiche di notevole importanza: le ville romane di Minori e Positano, le torri costiere, le cattedrali romaniche, i manufatti dell’oreficeria. A questo si aggiunge la grande varietà di prodotti tipici, su tutti il Limone Costa d’Amalfi conosciuto anche come Sfusato e le Alici di Cetara.
Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata
Luoghi unici che costituiscono una testimonianza completa della società e della vita quotidiana romana. Luoghi unici che non trovano equivalente in nessuna parte del mondo.
Con questa motivazione nel 1997 le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (l’antica Oplontis) entrano a far parte nei siti patrimonio mondiale dell’Unesco. Le 3 città rimasero sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.c. e successivamente divennero aree archeologiche a partire dalla seconda metà del XVIII secolo.
Nonostante il destino comune, le tre città presentavano caratteristiche diverse: Pompei era l’area commerciale, Torre Annunziata era residenza dei ceti più abbienti dell’impero romano, Ercolano era un antico luogo di villeggiatura con ville riccamente decorate.
Da non perdere: Villa dei Misteri, antica villa pompeiana dedicata al culto di Dioniso, la Casa dei Cervi, la Casa del Bicentenario e la Villa dei Papiri ad Ercolano, la Villa di Poppea a Torre Annunziata.
Il Palazzo Reale di Caserta, L’Acquedotto Vanvitelliano e il Complesso di San Leucio
Anche il Complesso Monumentale di Caserta è annoverato tra i siti Unesco in Campania per “il suo eccezionale valore universale”.
La maestosa reggia fu voluta da re Carlo di Borbone su progetto di Luigi Vanvitelli, affinché contrastasse in bellezza i palazzi reali di Madrid e Versailles. Il palazzo reale è circondato da uno splendido parco con vasche, fontane, cascate, giardini all’italiana e un pittoresco giardino inglese.
L’Acquedotto della Reggia è considerato un capolavoro per l’epoca, mentre il Complesso di San Leucio una delle seterie più apprezzate in Europa.
Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, Paestum, Velia e la Certosa di Padula
Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni rientra nella lista dei siti Unesco in Campania per l’importanza culturale dell’area che una volta costituiva il confine tra le colonie della Magna Grecia e le popolazioni lucane ed etrusche.
L’area naturale si estende per oltre 180.000 ettari e 80 comuni. Primo Geoparco d’Italia, comprende i siti archeologici di Velia e Paestum, antiche città di epoca classica, oltre che la Certosa di Padula, complesso barocco composto da 3 chiostri, un giardino, un cortile e la chiesa dedicata a San Lorenzo.
Chiesa di Santa Sofia, Benevento
Benevento ospita uno dei siti Unesco in Campania che rientra nella serie “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.c.)”, ovvero la Chiesa di Santa Sofia, testimonianza della presenza dei Longobardi in Campania.
Durante la dominazione longobarda Benevento era capitale della Longobardia minor, in grado di resistere perfino all’avanzata di Carlo Magno. Con la sua particolare forma a stella, la Chiesa di Santa Sofia è una delle testimonianze meglio conservate dell’architettura longobarda in zona. All’interno del Chiostro si trova il Museo del Sannio, dove sono conservati reperti archeologici, stampe e dipinti.
Le macchine dei Santi: i gigli di Nola
La rete delle grandi macchine a spalla è un’associazione che include 4 feste religiose italiane: la Macchina di Santa Rosa (VT), la Festa dei Gigli di Nola (NA), la Varia di Palmi (RC) e la Faradda (SS). Nel 2013 la rete è diventata patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco.
La festa dei Gigli di Nola si tiene ogni anno in occasione della festività patronale di San Paolino. L’evento celebra il ritorno in città di Ponzio Meropio Paolino, vescovo di Nola, a seguito della sua liberazione da parte dei barbari.
La leggenda narra che i cittadini accolsero festanti il vescovo con dei fiori, gigli per l’appunto, scortandolo fino alla sede vescovile. In memoria di questo evento, Nola celebra la sua devozione per San Paolino portando ceri addobbati su torri piramidali in legno.
Le torri, dette Gigli, sono alte 25 metri con un peso di oltre 25 quintali. Sono portate a spalla dai portatori, che prendono il nome di “cullatori”.
La festa si svolge la domenica successiva al 22 giugno con la processione danzante degli 8 Gigli che scortano la Barca, una struttura bassa a forma di barca che rappresenta il ritorno in città di San Paolino.
Nel corso della mattinata i Gigli e la Barca vengono portati in piazza Duomo per ricevere la benedizione da parte del vescovo.
L’arte dei Pizzaioli Napoletani
A seguito di una raccolta firme aperta a tutti i cittadini del mondo, nel 2017 l’arte della pizza è diventata patrimonio immateriale in Campania.
Tra le motivazioni attribuite a questo importante riconoscimento
la capacità della pizza di fornire alla comunità un senso di identità e continuità e di favorire il rispetto per le diversità culturali.
Pertanto l’arte del pizzaiolo viene vista come mezzo di trasmissione del senso di italianità nel mondo.
La Dieta Mediterranea
Il regime alimentare ricco teorizzato dal fisiologo americano Ancel Keys osservando le abitudini alimentari degli abitanti del Cilento, è stato riconosciuto come patrimonio culturale immateriale dall’Unesco nel 2010.
Un vero e proprio modello nutrizionale, “un insieme di competenze, conoscenze e pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola”.
La Transumanza
L’antica e tradizionale pratica pastorale di migrazione stagionale del bestiame è l’ultimo riconoscimento, in ordine cronologico, che la Campania ha avuto dallUnesco.
Il riconoscimento riguarda l’Italia intera ma tra i luoghi simbolo canditati troviamo Zungoli e Lacedonia. La transumanza va tutela in quanto forte evento culturale in grado di rafforzare i legami tra chi l’ha praticata e i paesi attraversati.
Con l’iscrizione della transumanza la Campania è diventata la prima regione italiana per siti ed elementi iscritti nelle Liste dei Patrimoni culturali materiali ed immateriali.
44 comments
Molto bella questa carrellata! Conosco bene Napoli, Pompei e la Costiera, ma non ho mai visto il resto. In particolare mi piacerebbe andare a Paestum. Mi segnerò tutti i luoghi che consigli!
Paestum merita tantissimo! Un vero tuffo nella storia 😉
Non li conoscevo tutti! Sono stata a Napoli, Capri e Caserta, ho ovviamente mangiato la pizza ma il resto ancora non lo conosco!
Meritano anche gli altri siti!
Mi ritengo fortunata di aver visto il bellissimo centro storico di Napoli e la Costiera Amalfitana. Farei di Capri un sito Unesco da quanto particolare è! Comunque mi mancano molti altri siti.. e come bene immateriale la pizza, chiaramente già provata!
Capri in effetti merita tantissimo, molto emozionante è percorrere tutta la Via Krupp, anche se al momento è chiusa 🙁
Bella la Campania, sono stata recentemente a Napoli ma in Costiera tanto tempo fa, mi piacerebbe tornare e completare le visite!
Spero ti sia piaciuta Napoli 🙂 In effetti anche in Costiera c’è tanto da vedere!
Eh, si fa presto a dire “Campania”! Guarda qui quanta scelta, quante cose interessanti da vedere! Ce n’è davvero per tutti i gusti! Oltre ai siti famosi, mi ha incuriosita la Festa dei Gigli visto che qualche anno fa ho assistito a quella di Santa Rosa, a Viterbo, e l’ho trovata incredibile! Non pensavo fossero 5 macchine /rappresentazioni collegate… Articolo interessantissimo!
A me quella di Santa Rosa manca! Chi c’è stata mi ha raccontato che è uno spettacolo che vale la pena vedere!
Alcuni di questi luoghi li conoscevamo, altri sono stati una bella sorpresa! Dobbiamo ammettere, purtroppo, che in Campania non siamo mai stati (finora), dovremo recuperare, soprattutto dopo gli input che ci hai dato!
Assolutamente dovete recuperare!
Sono tutti posti meravigliosi che meritano di far parte del Patrimonio UNESCO. Per non parlare della pizza! Purtroppo non sono ancora riuscita a vedere Pompei.
Pompei merita e ti auguro di poterla visitare molto presto!
Ho una passione per i siti Unesco e verifico sempre se ce ne sono nelle zone che intendo visitare. La Campania è una regione che, vista la lontananza da casa, ancora mi manca ma che ho intenzione di visitare appena ci sarà l’occasione
Anche io ho la passione per i siti Unesco, soprattutto per quelli poco noti!
Oh che bello, dopo Ferragosto farò una puntatina in Costiera per la prima volta nella mia vita, sarò ben felice di scoprire alcuni dei luoghi di cui parli qui. Non vedo l’ora!
Sono sicura che ti piacerà!
Quanti bei posti ci sono in Campania. Un mio sogno sarebbe trascorrere un paio di giorni nella Costiera Amalfitana, poi scoprire le isole di Capri e di Ischia, ed infine visitare Pompei. Chissà, magari riuscirò ad organizzare un bel tour per il prossimo autunno. Intanto grazie per il post
L’autunno è un buon periodo per visitare queste zone, soprattutto perchè trovi non molte persone. Ti auguro di riuscire a organizzare la visita!
Io vorrei proprio tornare a Pompei e vorrei andarci proprio a settembre. Spero di riuscirci.
Te lo auguro. Non so da quanto tempo manchi ma negli ultimi anni sono state scoperte delle nuove case che vale la pena vedere.
Sono dei siti meravigliosi che ancora non sono riuscita a vedere! I gigli di Nola e la Chiesa di Santa Sofia a Benevento sono senza dubbio in cima alla mia lista! 🙂
I Gigli sono un’esperienza da fare almeno nella vita!
Scrivendo dall’Australia, volevo solo dire che trovo profondamente ingiusto che in tutto il “mio” continente i siti UNESCO siano solo 19 mentre in una sola regione italiana sono così numerosi! Uffa, quaggiù mi annoio! (La cosa che preferisco della tua panoramica comunque è la mitica transumamza! ?)
Facciamo cambio? L’Australia in cambio della Transumanza? 😀
Non sono ancora stata ne a Pompei ne ad Ercolano. Una vergogna, dato che distano da me circa quaranta minuti. Quest’anno mi dedichero ad esplorare i dintorni e le regioni confinanti alla mia.
Ti consiglio entrambi i siti, quello di Ercolano per me è stato una scoperta.
L’Unesco protegge e mantiene i luoghi e tradizioni di grande valore storico: la Campania contiene innumerevoli meraviglie da conservare e visitare. Sono stata a Napoli meno di un anno fa e mi sono resa conto di quanta bellezza c’è in ogni quartiere, quanti piccoli particolari potrebbero essere considerati patrimonio dell’umanità.
Esattamente 🙂
Alcuni dei siti da te elencati ho avuto la fortuna di visitarli, altri no, come la Reggia di Caserta che di massima dovrei riuscire a visitare il prossimo anno: non vedo l’ora perché penso sia veramente incantevole. Comunque tra tutti non saprei veramente cosa scegliere, penso siano tutti meritevoli di una visita accurata
Ti confermo che meritano tutti!
Ho letto con avidità ed interesse il tuo articolo; ho scoperto dei luoghi che non sapevo essere patrimonio dell’Unesco ed altri che conoscevo ma che purtroppo non ho ancora visitato. Spero di riuscire ad organizzare presto una “spedizione” per visitarli tutti!
In effetti abbiamo un patrimonio anche immateriale molto valido!
Qualcuno l’ho spuntato! Ho visitato questa regione parecchi anni fa, visitare gli altri sarebbe un buon motivo per tornarci e mangiare alcune specialità!
Speriamo tu possa farlo presto!
La scorsa estate ho fatto tappa 5 giorni in Campania, prima di proseguire verso la Sicilia ed ho potuto vivere alcuni dei luoghi che hai menzionato! La Costiera, Ercolano e la Reggia di Caserta… Meravigliosi! Avevo intenzione di tornare per l’Immacolata e di trascorrere qualche giorno a Napoli, facendo qualche bella gita anche a Pompei e magari su qualche isola, ma purtroppo credo proprio che dovrò rimandare…
Dai ti auguro di recuperare!
Ci sono tantissimi posti che devo ancora vedere in Campania, tanti sono tra questi siti Unesco. Mi sono segnata alcune cose che mi torneranno utili in futuro.
Mi fa molto piacere e ti auguro di riuscirne a vedere qualcuno 😉
Che bell’elenco Vale, la Campania è proprio una regione molto ricca. Purtroppo la conosco molto poco (come tutto il Meridione d’altronde, infatti mi piacerebbe molto scoprire sia la Campania, che la Sicilia e la Puglia). Comunque Pompei e la Costiera Amalfitana mi incuriosiscono molto.
Sai che non sapevo che la pizza rientrasse tra i patrimoni immateriali dell’Unesco, davvero curioso e interessante.
Se non ricordo male è uno degli ultimi riconoscimenti insieme alla transumanza. Attendiamo il responso sul riconoscimento della Scuola Medica Salernitana!
Devo dire che ho avuto la fortuna di visitarne/provarne parecchi di questi patrimoni unesco, la Campania è incredibile! Per me un posto speciale l’avrà sempre Pompei…chissà forse il fascino dell’archeologia! Devo ritornare a Paestum che non me la ricordo molto bene essendoci stata da bambina
Pompei dopo le ultime scoperte merita ancora di più!