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Lingua di Procida: il dolce da assaggiare sull’isola di Graziella

by valeria
lingua di procida dolce

Lingua di Procida, lingua di bue, lingua di suocera: con quanti nomi è conosciuto il dolce tipico procidano? Di una cosa sono certa: appena sbarcherai sull’isola, una delle prime cose che farai sarà assaggiare questa delizia dal delicatissimo aroma al limone.

Se non ne hai mai sentito parlare, ti consiglio di metterti comodo e continuare la lettura di questo articolo per scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla Lingua di Procida e la ricetta per preparare questo dolce a casa.

Che cosa è la lingua di Procida

La Lingua di Procida è una morbida pasta sfoglia farcita di crema pasticcera al limone. Negli anni ci sono state diverse reinterpretazioni del dolce ed è possibile trovare versioni con farcitura a cioccolata o creme particolari. La ricetta classica al limone è quella che ancora conquista il cuore e il palato di chi viene a Procida in vacanza.

La Lingua di Procida si gusta meglio quando ancora calda, con l’aroma di limone che ne esalta la sua bontà. È un dolce molto semplice da realizzare e sono proprio i limoni a renderlo così buono, rigorosamente coltivati sull’isola.

I limoni di Procida sono una specialità tutta campana e nei periodi in cui gli alberi sono in fase di maturazione le piccole stradine sono invase dal profumo irresistibile del loro frutto.

lingua di procida, dolce tipico procidano
La Lingua di Procida va mangiata appena preparata!

Storia della lingua di Procida

Chi ha ideato la ricetta di questo dolce così delizioso? La paternità è attribuita a Pasquale Mazziotti, un pasticciere napoletano che negli anni Cinquanta si trasferì a Procida e per farsi conoscere decise di proporre una nuova specialità al gusto di limone.

La scelta si rivelò subito vincente e da quel momento la Lingua di Procida è diventato il dolce simbolo dell’isola. La fama di ‘O cafè re Barone, il bar che Mazziotti prese in gestione, crebbe sempre di più, diventando il quartier generale per la produzione e la commercializzazione della Lingua di Procida.

Qualche anno dopo il bar cambiò il nome, diventando il Bar Pasticceria Roma. Ancora oggi qui è possibile gustare il dolce tipico di Procida. Se ti ritroverai un giorno a consumare la tua colazione in questo bar ricordati di accompagnare il caffè con la lingua di Procida e non con il cornetto!

Una curiosità legata al nome: la Lingua di Procida è conosciuta anche come Lingua di suocera per via della sua forma perché nell’immaginario collettivo le suocere spesso non vengono viste di buon occhio in quanto si intromettono nei rapporti tra moglie e marito.

tavola imbandita con caffè e dolce al limone
Colazione procidana: Lingua di Procida e caffè!

Lingua di Procida ricetta

Il dolce è composto da due strati di pasta sfoglia, ripieno di crema pasticcera al limone e ricoperto da uno strato di zucchero che lo rende croccante.

Ingredienti

  • 500 g pasta sfoglia
  • 3 tuorli d’uova
  • 120 g zucchero
  • 400 ml latte
  • 50 g farina
  • scorza grattugiata di 1 limone
  • 1 albume
  • zucchero semolato

Preparazione

In un pentolino lavora i tuorli con lo zucchero, aggiungi la scorza grattugiata del limone e la farina, falli addensare a fuoco lento rigirando di continuo; spegnere e versare in un recipiente coprendo il composto con una pellicola.

Stendi la pasta sfoglia e pratica dei forellini per non farla rigonfiare durante la cottura; forma degli ovali lunghi 15 cm e larghi 8 cm.

Con un pennellino stendi l’albume tutto intorno al bordo, servirà da collante, su metà degli ovali stendi la crema lasciando libero il bordo; sovrapporre l’altra metà e sigillare bene.

Spennella i bordi con l’albume e adagia sopra la seconda sfoglia. Ripeti l’operazione per tutte le lingue. Infine spennella con il tuorlo e un pò di latte e spolvera sulla superficie lo zucchero.

Metti le lingue in forno quando già caldo a 200° per 20 minuti. Una volta pronte lasciale intiepidire e servile, magari accompagnate da un bicchiere di limoncello.

Ora che hai la ricetta per preparale le gustose Lingue di Procida non ti resta che metterti all’opera! Avevi sentito parlare di questo dolce? Fammi sapere, ti leggo nei commenti.

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