Ecco cosa troverai in questo articolo
Sin dalla sua fondazione, la città di Salerno è stata crocevia di popoli e culture. Se desideri immergerti nella storia delle popolazioni che hanno lasciato il loro segno, il Museo archeologico Salerno si rivela una tappa imperdibile da inserire nel tuo itinerario.
Situato nel centro storico della città, il Museo archeologico provinciale di Salerno è una delle principali attrazioni per chi vuole scoprire le radici di questo splendido comune. Preparati a intraprendere un affascinante viaggio attraverso reperti antichi, opere straordinarie e testimonianze millenarie, che ti guideranno alla scoperta delle diverse epoche che hanno plasmato il volto di Salerno.
Un viaggio nel tempo: la storia del Museo archeologico Salerno
Fondato nel 1927, il Museo archeologico di Salerno ha l’obiettivo di raccogliere, conservare e valorizzare i tesori archeologici che raccontano la storia della città e della sua provincia.
La collezione, ospitata negli spazi dell’ex convento di San Benedetto, abbraccia diverse epoche, dalla Preistoria alla Tarda Età imperiale romana, offrendo l’opportunità unica di conoscere la storia delle popolazioni che hanno vissuto sul territorio salernitano. Il museo custodisce alcuni dei più importanti reperti rinvenuti durante gli scavi in città e nelle aree circostanti.
Il percorso espositivo del Museo provinciale Salerno si sviluppa su due piani e sono esposti oggetti di uso quotidiano e corredi per la guerra, omaggi agli dei e splendidi vasi decorati.
Ogni oggetto svela un piccolo frammento della vita di chi abitava queste terre migliaia di anni fa. Qui non si tratta solo di ammirare l’arte ma di comprendere la storia viva di una terra che ha visto passare popoli e culture diverse.

Il simbolo del Museo archeologico Provinciale di Salerno: la testa di Apollo
Il capolavoro più ammirato del Museo archeologico Salerno è, senza dubbio, la testa di Apollo, una reperto in bronzo che affascina per la sua bellezza e perfezione.
La testa di Apollo è un esempio della bronzistica di ispirazione greca o magno greca del tardo Ellenismo, ritenuta opera dell’artista campano Pasiteles, in attività a Roma e a Napoli nel I sec. a.C. Non è solo un reperto di straordinaria bellezza e il ritrovamento avvenne quasi per caso. La scultura fu, infatti, pescata nelle acque del Golfo di Salerno il 2 dicembre 1930.
L’evento è raccontato nella prosa poetica “La pesca miracolosa” di Giuseppe Ungaretti, che celebra la scoperta di quest’opera straordinaria.
L’oggetto rappresenta uno dei momenti di maggiore splendore dell’arte greca, periodo in cui gli scultori erano in grado di esprimere una perfezione tecnica ed estetica senza pari. La testa, con il suo sguardo tranquillo e maestoso, incarna la bellezza ideale dell’antichità, simbolo della grandezza di una civiltà che ha influenzato profondamente il corso della storia occidentale.
La collezione del Museo archeologico Provinciale
Il percorso espositivo del Museo archeologico Salerno segue una struttura cronologica e topografica, che permette di esplorare la storia delle civiltà che hanno abitato la città in modo ordinato e coinvolgente.
Si inizia con il lapidario, situato nel giardino antistante l’ingresso. Qui sono esposti reperti risalenti all’età romana, come statue, iscrizioni e urne cinerarie, rinvenuti nella città di Salerno a partire dal tardo Seicento. Questo spazio all’aperto ti introduce immediatamente alla ricchezza storica della città, offrendoti uno spunto per comprendere l’importanza della Salerno romana.
Al piano terra, la sezione preistorica espone reperti che risalgono principalmente al Neolitico e al Paleolitico. Tra gli oggetti più significativi, alcuni provengono da importanti scavi a Palinuro, nella grotta di Polla e nella grotta di Pertosa. Questi pezzi, tra cui strumenti in pietra e armi primitive, raccontano delle prime comunità che abitavano la Campania e ci permettono di fare un salto indietro nel tempo, verso la vita quotidiana di migliaia di anni fa.

La cultura dell’Età del Ferro è ben rappresentata da reperti che illustrano le principali correnti culturali della Campania e del salernitano. Tra i pezzi esposti ci sono testimonianze della cultura villanoviana, caratterizzata dalla pratica della cremazione del defunto, con le ossa racchiuse in vasi coperti da una ciotola se il defunto era una donna, o da un elmo se uomo. I reperti di questa fase provengono da Pontecagnano e Sala Consilina. Un’altra interessante testimonianza di questa epoca è quella delle tombe a fossa, scavate direttamente nel terreno, con corredi funerari provenienti dalla Valle del Sarno e dall’Alto Sele.
Il periodo greco è ampiamente rappresentato con reperti che spaziano dal vasellame ceramico e in bronzo risalente principalmente al VI secolo, fino a una tomba del V secolo ritrovata a Oliveto Citra, che include uno scheletro e un corredo funebre. Questi oggetti riflettono l’influenza della cultura greca sulla Campania, una regione che, grazie alla sua posizione strategica, è stata crocevia di numerosi scambi culturali.
Al primo piano, sono esposti i reperti provenienti dal sito etrusco-campano di Fratte (VI – III sec. a.C.), un insediamento che precede la Salernum romana e che si trovava alla periferia settentrionale dell’attuale città. Tra i reperti ci sono vasi che raffigurano scene mitologiche greche, vasellame in bronzo di tradizione etrusca e corredi funebri, tutti testimoni di una cultura che ha avuto un forte impatto sulla formazione della città di Salerno.
Infine, un’area specifica del museo è dedicata all’esposizione della testa di Apollo.

Visitare il Museo archeologico Salerno: cosa aspettarti
Quando decidi di visitare il Museo archeologico Salerno, preparati a un’esperienza che ti coinvolgerà a livello emotivo e intellettuale. Ogni angolo del museo racconta qualcosa di più della città, dalle sue origini più remote fino ai giorni nostri.
La visita al Museo archeologico provinciale Salerno è un’opportunità non solo per conoscere la storia di un luogo, ma anche per apprezzare l’arte e la cultura che hanno segnato il cammino dell’umanità.
Il percorso espositivo è ben illustrato grazie alla presenza di tabelle informative, disponibili in inglese e italiano. Il museo non dispone di guide interne ma, volendo, puoi optare per una visita guidata privata. Contattami pure se sei interessato, ti fornirò l’elenco di professionisti con cui di solito collaboro.
Il Museo di Salerno è perfetto per famiglie, appassionati di storia, ma anche per chi cerca una pausa culturale immerso nella bellezza di un ambiente tranquillo e ricco di fascino.
Dove si trova il Museo Archeologico Salerno
Il Museo archeologico provinciale di Salerno è situato nel cuore del centro storico della città, un luogo facilmente raggiungibile anche a piedi dalle principali piazze e monumenti di Salerno.
Se decidi di fare una passeggiata dopo la visita ti consiglio di raggiungere via Mercanti e Corso Vittorio Emanuele, dove troverai i principali negozi e botteghe artigiane della città. La posizione centrale del museo lo rende perfetto anche come punto di partenza per esplorare altre bellezze di Salerno.

Quanto costa visitare il Museo archeologico di Salerno
La visita al Museo di Salerno è completamente gratuita, un motivo in più per inserire questa tappa nel tuo itinerario a Salerno. Puoi esplorare la sua affascinante collezione senza alcun costo, godendo di un’esperienza culturale ricca e coinvolgente.
Se stai organizzando una visita a Salerno e hai bisogno di suggerimenti su altre attrazioni da non perdere, contattami! Sarà un piacere aiutarti a pianificare il tuo itinerario e a scoprire i luoghi più affascinanti della città.

Museo archeologico provinciale di Salerno |
Complesso San Benedetto, Via San Benedetto – 84122 Salerno (SA) |
Aperto dal martedì alla domenica dalle ore 9:30 alle 19:30 |
Ingresso gratuito |