Da un nuovo apprezzamento della solitudine alla drammatica riduzione dei livelli di inquinamento globale, diamo un’occhiata alle 6 lezioni per viaggi futuri che abbiamo imparato dal lockdown e che potrebbero cambiare le nostre abitudini di viaggio per sempre.
Negli ultimi mesi abbiamo imparato a vivere in un mondo senza viaggi, basandoci solo su ciò che ci circonda per stimoli, avventure ed esplorazioni.
I confini sono stati riaperti e lentamente si prova a tornare alla normalità, con le compagnie aeree che fanno tutto il possibile per riempire i posti sui voli estivi con offerte molto vantaggiose.
Il blocco dovuto al lockdown per il COVID-19 ci ha fatto riflettere sui privilegi che che avevamo prima e che a lungo abbiamo dato per scontato. E’ arrivato il momento di chiederci se è il caso di modificare le nostre abitudini?
Lezione 1. Come essere contenti in un posto solo
Ammettiamolo: nelle prime settimane del lockdown eravamo felici per il rallentamento di tutte le attività quotidiane e ci stava anche bene essere rinchiusi nei pochi metri quadrati del nostro appartamento.
Tuttavia, con il passare delle settimane, è iniziata a sorgere un po’ di insofferenza e tutti abbiamo dovuto trovare un modo di accettare la “reclusione” per così tanto tempo.
Con questo in mente, che ne sarà dei viaggi zaino in spalla e multi-destinazione, delle visite turistiche organizzate nei minimi dettagli o delle epiche escursioni in siti famosi che un tempo erano il punto fermo dell’agenda del viaggiatore? Sicuramente le persone saranno meno propense a saltare da un posto a un altro in poco tempo, aumenteranno i giorni di permanenza nella stessa destinazione e si guarderanno i luoghi con occhi diversi.
Essere costretti a rimanere tranquilli significa che siamo più disposti ad immergerci in una singola destinazione, con una ritrovata capacità di scoprire e apprezzare i dettagli e le caratteristiche di un luogo che altrimenti avremmo potuto visitare più velocemente, passando alla tappa successiva.
Vale la pena considerare come questo fenomeno influenzerà – fino a quando il coronavirus non sarà svanito del tutto – la fine dell’overtourism. Se i viaggiatori hanno imparato ad apprezzare il luogo in cui si trovano (per non parlare della paura recentemente sviluppata di grandi folle a causa del rischio di infezione), saranno sicuramente meno inclini a frequentare siti popolari e affollati, molte volte scelti perchè di moda.
I nostri programmi di viaggio futuri potrebbero apportarci effettivi benefici mentali e spirituali, immergendoci in una nuova destinazione, annullando l’esigente necessità di spuntare la lista delle “cose da vedere”.
Lezione 2. Imparare a rallentare
Il fatto di spostarsi su grandi distanze in breve tempo crea un ritmo più rapido e frenetico per le nostre vite. Il lockdown ci ha insegnato cosa significa rallentare, prendere ogni giorno come viene e improvvisamente avere molto tempo libero.
Questo significa che in futuro sceglieremo i viaggi più lenti? Potrebbe essere che impiegheremo più tempo a pianificare le nostre avventure, evitando le pause spontanee e improvvise del fine settimana che una volta vedevamo come normali.
Dopo esserci abituati a programmi molto meno vari e a molto più tempo sul divano, è improbabile tornare a desiderare da subito di riempire le nostre vite di viaggi frenetici. Invece, potremmo approfittare di viaggiare molto più vicino a casa, saltando in macchina senza una meta precisa, magari senza aver prenotato, anziché fare il check in online.
Lezione 3. Come esplorare quello che ci circonda
In questo periodo di “reclusione”, gli spazi verdi sono diventati dei paradisi di bellezza naturale.
Per coloro che non hanno un giardino, una terrazza o un balcone l’insofferenza è cresciuta col passare dei giorni, in molti casi si è corso ai ripari provando ad allestire un’angolino verde in casa. Avere le nostre libertà limitate ha innescato un nuovo apprezzamento verso la natura al di là della soglia di casa.
Instagram e Twitter si sono colorati di verde, molte persone hanno scoperto le aree naturali della loro città natale, incantevoli radure boschive, passeggiate fluviali e parchi sempre esistiti, ma a lungo ignorati perchè non c’era il tempo di visitarli.
Forse adesso, i nostri viaggi futuri si incentreranno di più sulla natura. Potremmo iniziare a includere più esercizio fisico e attività all’aperto nelle nostre vacanze, avendo scoperto che una passeggiata all’area aperta può effettivamente essere divertente.
Questo potrebbe essere un altro fattore di supporto nella probabile futura crescita dei viaggi domestici, poiché ci rendiamo conto che le migliori avventure si trovano spesso dietro l’angolo, piuttosto che oltre oceano.
Lezione 4. Come apprezzare di più i viaggi futuri
La capacità di viaggiare è, innegabilmente, un privilegio. Sebbene molti di noi si siano abituati alla sua presenza costante nelle nostre vite e abbiano pienamente integrato quel costante conto alla rovescia per il prossimo viaggio nei nostri programmi giornalieri, potendo salire su un aereo, treno o in auto ed essere trasportati su un cultura diversa nel giro di poche ore è davvero qualcosa di molto speciale.
Ora che siamo stati costretti a vivere senza viaggiare e che le nostre avventure pre-programmate sono state brutalmente strappate dalle nostre mani che stringono il passaporto, potremmo iniziare a vedere i viaggi futuri per quello che sono veramente, ovvero un regalo.
Forse ora inizieremo a valutare ogni singolo viaggio, sia che si tratti di un breve viaggio in auto o di un viaggio in aereo a lungo raggio, come qualcosa che siamo fortunati ad avere, piuttosto che qualcosa che meritiamo.
Ciò può comportare la pianificazione di un minor numero di viaggi, dando però più significato a ciascuno di esso. Potremmo pensare più a lungo e più duramente a dove stiamo andando e perché.
Potremmo imparare a valorizzare le esperienze sopra ogni altra cosa e allontanarci dai nostri precedenti modi di contare i paesi a favore di luoghi rivisitati che hanno un significato reale e ricordi preziosi.
Essere in grado di fare qualcosa che amiamo meno, inevitabilmente ce la fa apprezzare di più. E questa non può che essere una buona cosa.
Lezione 5. Cosa abbiamo fatto al pianeta
Le principali città di tutto il mondo hanno segnalato negli ultimi mesi minimi record di inquinamento atmosferico.
La stragrande maggioranza delle compagnie aeree ha gravemente ridotto gli orari dei voli o sta radicando completamente le proprie flotte.
La natura, che si tratti di flora o fauna, sta lentamente rinascendo in destinazioni che aveva precedentemente abbandonato. Persino l’attivista più idealista dei cambiamenti climatici non avrebbe mai potuto sognare che un giorno il dilagante consumo umano si sarebbe quasi fermato, con un effetto così notevole.
Forse il cambiamento più positivo alle nostre abitudini di viaggio causa dei mesi di blocco, potrebbe veder diventare le pratiche di viaggio sostenibili e responsabili le nostre priorità.
Come si manifesterà, è difficile dirlo. Forse inizieremo a cercare modi più sostenibili di viaggiare, prendendo meno voli e crociere, pagando per compensare le emissioni di carbonio e investendo di più in viaggi via terra.
Potenzialmente, esamineremo anche il modo migliore per avere un impatto positivo sulle destinazioni che visitiamo. Con molte economie globali devastate dalla riduzione del turismo, potremmo dedicare del tempo a pensare di più a dove collocare i nostri fondi di viaggio futuri, in modo da poter garantire che andranno alle persone che ne hanno un reale bisogno.
Lezione 6. Come riconnettersi con i propri cari dopo la separazione
Le storie di famiglie a lungo separate a causa del distanziamento sociale hanno spezzato il cuore in tutto il mondo. Per mesi, l’unico mezzo che ci ha consentito di mantenere inalterato il legame con familiari e parenti è stato la tecnologia, rinunciando alle interazioni personali tipiche nella nostra vita quotidiana. Questa separazione a lungo termine potrebbe avere un impatto sulle nostre abitudini di viaggio?
In tal caso, l’impatto può variare notevolmente da persona a persona. Qualcuno potrebbe non voler mai più rinunciare alle esperienze condivise della vita reale, portando l’aumento dei viaggi fatti con amici e familiari.
Qualcuno puo’ vedere il blocco come una prova, ovvero sperimentare una vita di solitudine e successivamente optare per avventure in solitario non appena si potrà tornare a viaggiare.
A te cosa ha lasciato questo periodo di isolamento? Ti invito a lasciare un commento e a seguirmi sui social.