Ecco cosa troverai in questo articolo
Ti svegli una domenica mattina d’estate e, anzichè andare al mare, decidi che è arrivato il momento di visitare il Museo ferroviario di Petrarsa a Napoli. Situato in una posizione invidiabile (praticamente sul mare) tra San Giovanni a Teduccio, Portici e San Giorgio a Cremano, il museo racconta la storia delle Ferrovie dello Stato Italiane.
In pochi sanno che la prima linea ferroviaria realizzata in Italia fu la Napoli – Portici, commissionata dal re Ferdinando II di Borbone e inaugurata il 3 Ottobre 1839. La posizione privilegiata e la ricchezza del materiale espositivo rendono Pietrarsa uno dei più apprezzati musei ferroviari d’Europa. L’area su cui si estende è di 36.000 metri quadrati, con un giardino botanico molto curato con vista diretta sul mare.

La storia del Museo ferroviario di Pietrarsa
Pietrarsa nasce come sede del reale opificio borbonico, diventato nel 1840 prima industria siderurgica e poi dal 1845 fabbrica di locomotive a vapore. Ferdinando II decise di creare questo impianto industriale per contrastare l’egemonia francese e inglese. Inizialmente erano 7 le locomotive assemblate a Pietrarsa ma in poco tempo il lavoro aumentò sempre più, fino a dare vita a un’azienda che impiegava più di 700 persone, diventando così il primo nucleo industriale italiano, molto prima della Fiat e della Breda.
Pietrarsa divenne un modello industriale a cui ispirarsi e ricevette in più occasioni visite importanti, come quella dello zar di Russia Nicola I, che si ispirò al complesso napoletano per la realizzazione di Kronstadt.
L’Unità d’Italia segnò l’inizio del declino dell’opificio: da una relazione commissionata da Casa Savoia emerse la scarsa redditività dell’impianto e fu consigliata addirittura la dismissione. Seguirono anni difficili caratterizzati da scioperi e riduzione del personale, fin quando lo Stato decise di assumere la gestione diretta. Nonostante questo, Pietrarsa continuava a produrre locomotive, ricambi carri merci e carrozze passeggeri. Nel 1905 con la nascita delle Ferrovie di Stato il complesso divenne officina di Grandi Riparazioni specializzata nel settore locomotive a vapore.
L’avvento delle vetture a trazione elettrica e diesel segnarono il definitivo declino di Pietrarsa. Il 15 novembre 1975 si arrestò la produzione, decidendo di riconvertire l’impianto in museo ferroviario. In occasione del 150° anniversario della fondazione delle ferrovie italiane ci fu l’inaugurazione ma l’apertura effettiva del museo avvenne il 19 dicembre 2007.
Cosa vedere al museo ferroviario
Il Museo ferroviario di Pietrarsa è costituito da 7 padiglioni e ospita locomotive a vapore, a corrente continua, elettromotrici, locomotori diesel e carrozze passeggeri. Il primo padiglione ospita vetture storiche, locomotive a vapore e i locomotori elettrici trifase. Qui è stato ricostruito il primo mezzo che percorse la Napoli-Portici, la prestigiosa locomotiva Bayard.
Il secondo padiglione ospita vetture e carri in scala ridotta, oltre che oggetti in uso presso stazioni ferroviarie, come tabelloni e orologi che un tempo si vedevano sui binari.
Il terzo padiglione accoglie macchinari dell’ex officina, locomotive di un passato abbastanza recente e settore navale. Questa sezione ospita anche il Treno Reale, realizzato nel 1929 per le nozze di Umberto II di Savoia e Maria Josè del Belgio e la vettura presidenziale donata da Francesco Cossiga nel 1989. Altri modelli esposti sono la vettura per il trasporto della posta e quella per i detenuti.
Gli altri padiglioni ospitano attrezzature, il vecchio reparto torniere e modellini di treni in scala.
Nello spiazzale esterno, fronte mare, è ricostruita una pensilina in ferro battuto, proveniente dalla stazione di Fiorenzuola d’Arda. Poco lontano troneggia la monumentale statua in ghisa di Ferdinando II, fusa proprio negli stabilimenti di Pietrarsa.

Tra i modelli in esposizione è possibile ammirare le locomotive gruppo 290, gruppo 835, gruppo 480, la E.326, E.626. Alcune vetture sono visitabili: ammetto di aver provato una leggera emozione nel salire su alcuni treni, molti mi ricordavano i viaggi fatti in famiglia per raggiungere località di vacanza.
Come arrivare a Pietrarsa
Raggiungere Pietrarsa è abbastanza agevole: percorrendo l’autostrada Napoli – Salerno, bisogna uscire a Portici. Nei pressi del museo vi è il Pietrarsa Parking, un parcheggio convenzionato. È possibile raggiungere la zona anche con treno metropolitano o regionale, i collegamenti sono frequenti.
Se decidi di prendere l’autobus dirigiti a Piazza Garibaldi e prendi 254 e 256 direzione San Giorgio a Cremano; da Via Marina/Viale Amerigo Vespucci gli autobus 157, 254, 255 e 256 direzione San Giorgio a Cremano.
Informazioni per la visita
Costi
Il costo del biglietto è di € 3,00 a persona e include l’esperienza di realtà virtuale narrante la nascita della ferrovia. Dura circa 15 minuti e si effettua ad orari definiti.
Per informazioni e per conoscere le convenzioni in atto, ti consiglio di visitare il sito ufficiale.
Orari di apertura
Lunedì e martedì: solo su prenotazione grandi gruppi
Mercoledì: su prenotazione
Giovedì: dalle 14.00 alle 20.00
Venerdì: dalle 9.00 alle 16.30
Sabato, Domenica e festivi: dalle 9.30 alle 19.30
I motivi per visitare il museo ferroviario di Pietrarsa sono davvero tanti: essendo amante di storia e cultura qui ho trovato svelate diverse curiosità, soprattutto legate al funzionamento delle locomotive. È bello vedere come la tecnologia e le infrastrutture si sono sviluppate nel tempo, assicurando ai viaggiatori la riduzione dei tempi di spostamento. Pietrarsa è un museo che mette d’accordo grandi e piccini, il percorso espositivo è organizzato così bene da accontentare visitatori di tutte le età.
35 comments
Adoro i treni! Tutti i miei viaggi preferiti li ho fatti così. Vedere quelle carrozze d’epoca e tutta quella storia mi fa venire voglia di prendere, andare in stazione e salire sul primo treno che passa!
Anche io adoro i treni!
Questo tipo di museo mi piace davvero tantissimo; e soprattutto sono sicura che mio marito impazzirebbe nel vedere tutte quelle locomotive. Devo assolutamente portarcelo 🙂
Io appena posso ci torno volentieri!
Deve essere un posto straordinario, ricco di magia. Amo da sempre i treni, con i loro vagoni colorati. Vederne la storia raccolta in un museo mi piacerebbe davvero moltissimo.
È un posto che difficilmente lascia indifferenti.
Ricordavo di aver letto di questa prima linea ferroviaria ma sarebbe stupendo visitare il museo . Mi ha affascinato molto il tuo racconto .
Sì, la prima linea ferroviaria era orgogliosamente Made in SUD!
Mi piacciono moltissimo questi musei, soprattutto con mio figlio al seguito che adora i treni. E che dire della meravigliosa vista dal piazzale?
La vista è TOP ed è il museo ideale da visitare coi bambini!
Un museo molto interessante, io ne ho visitato uno molto simile a West Yellowstone dove si ospitavano i resti della prima ferrovia costruita che attraversava il paese da ovest ad est. La storia delle linee ferroviarie mi hanno sempre affascinato perché raccontano la storia del paese
Anche io adoro tutto ciò che riguarda i treni!
Da quando sono con voi travel blogger italiane, mi sto facendo una vera cultura su muesi e borghi italiani , un vero piacere anche per un esterofila come me
😉 anche per me è un motivo di crescita 😉
NOOO non ci credo! Siamo state a Napoli decine di volte – una di noi è anche napoletana e non abbiamo mai visto questo museo! Tra l’altro noi adoriamo i treni. Ebbene ci andremo al prossimo viaggio che credo sarà prima della fine del 2021.
Vi consiglio la visita a questo punto!
Che bello mi piacciono tantissimo i treni storici e questo museo sicuramente farà al caso mio. Non sapevo che la prima linea ferroviaria fosse quella di Napoli – Portici.
E sì, la prima linea ferroviaria era Made in Sud 😉
Ma che meraviglia!
Vedere locomotive di una volta è molto suggestivo! Sono uniche nel loro genere!
Sì, ci sono esemplari davvero unici!
Davvero molto interessante Valeria …
Mimì
😉
Dovrei portare i miei genitori (entrambi ferrovieri in pensione) in questo museo! Grazie Vale per avermelo fatto scoprire!
Credo che l’ameranno! Grazie a te per essere passata 😉
Sicuramente un museo che mi piacerebbe vedere visto che amo tantissimo viaggiare in treno e che arrivo da una famiglia di ferrovieri.
I viaggi in treno li adoro anche io!
Pensa che ci volevo andare proprio l’ultima volta che sono stata a Napoli. Di solito non visito i musei quando ho poco tempo a disposizione, ma questo me lo sono segnata nella mia lista interna 🙂
Merita davvero, poi la vista è TOP!
I treni hanno sempre un grande fascino ed evocano comunque grandi viaggi. Non ho mai visitato questo Museo, mi sono limitata a visitare quello simile al Museo della Scienza e Tecnica. Mi piace comunque il fascino nostalgico delle vecchie locomotive. Se passerò da Napoli, vedrò di non perdermelo!
Ha sorpreso tanto anche me!
Da piccola bambina milanese andavo spesso al Museo della Scienza e della Tecnica ad ammirare le locomotive antiche. Amo i vecchi treni, salire su quelle carrozze, fingersi passeggero del passato. Anche qui credo che sarebbe la stessa emozione. Sono ancora all’estero, ma anche questo posto finisce in lista per quando torno in Italia e mi metto a viaggiare lungo lo Stivale!
Anche io adoro i treni per le mille storie che ispirano! La visita merita!
Questo museo non lo conoscevo, sono un’appassionata di treni e direi che devo assolutamente rimediare e visitare questa chicca!
È uno dei più importanti d’Europa 😉
Amazing! I know nothing about traveling all over the country, what a wonderful looking place to explore.