La cascata di Conca della Campania in provincia di Caserta è un luogo che sembra essere uscito da un libro di fiabe. Ci si giunge dopo aver percorso il Sentiero dei Mulini, che attraversa la forra del Rivo di Conca. Proprio da questo torrente si origina la rapida, che nasce alle falde del cratere del vulcano spento di Roccamonfina, a nord di Conca.
Negli anni il torrente ha scavato una profonda gola dalle pareti verticali ravvicinate, formando una spettacolare cascata che, nelle stagioni piovose, si infrange sulle rocce di origine vulcanica.
La gola è caratterizzata da diversi micro-ambienti, ricchi di biodiversità. Lungo il percorso fanno compagnia castagneti e frammenti di bosco misto, da cui si levano i canti e richiami di merli, colombacci e ghiandaie. Con un pò di fortuna, poi, è possibile incontrare ricci, volpi e ghiri.
Conca della Campania
Il borgo di Conca della Campania sorge in una posizione strategica e nei secoli ha avuto un ruolo fondamentale per le comunicazioni tra Lazio e Campania.
I primi abitanti del territorio furono gli Ausoni, dai quali si originarono gli Aurunci. Dopo le guerre sannitiche vi fu l’assoggettamento definitivo alla potenza romana, testimoniato dai resti archeologici rinvenuti nei pressi di San Domenico.
Per molto tempo Conca della Campania è stato un possedimento dell’Abbazia di Montecassino, tanto che, i padri benedettini, a partire dal periodo longobardo, bonificarono le terre incolte e selvagge, costruendo case coloniche e villaggi ed insediandosi nel maniero conosciuto col nome di Castel Pilano.
Verso la fine del IX secolo il borgo di Conca divenne proprietà del conte di Teano, per poi passare nelle mani dei duchi di Capua nel 1467.
Con l’Unità d’Italia il nome originario del borgo venne trasformato, con l’aggiunta di “della Campania”. La II Guerra Mondiale e il terremoto del 1980 hanno segnato il borgo in modo indelebile, stravolgendo il centro storico a seguito del crollo di numerosi edifici.
Nonostante i tristi eventi, è ancora possibile visitare i resti del principesco Castel di Pilano e la cappella annessa che custodisce la statua in legno della Madonna della Libera, risalente al 1600. Ben conservata è la collegiata di S. Pietro Apostolo, che custodisce un affresco dell’adorazione dei Re Magi, un coro in legno intagliato, una tavola dell’Annunciazione di scuola napoletana e il trittico in legno raffigurante la Madonna, S. Pietro e S. Paolo.
Il Sentiero dei Mulini
Dopo aver lasciato l’auto nella piazza principale di Conca, bisogna intrufolarsi in via Roma, nel centro storico del paese, fino al Santuario di Santa Maria della Libera e ai resti della Chiesa del Soccorso. Una volta attraversato l’arco della casa del mugnaio si continua a scendere, costeggiando le mura dell’antica Conca. Non distante dal primo bivio c’è un ponte in pietra, ben nascosto dalla fitta vegetazione, dal quale si può già intravedere il salto della cascata.
Dopo aver lasciato il ponte alle spalle, il sentiero sulla sinistra conduce alla vasca di contenimento. A destra si costeggia invece una delle vasche di alimentazione dei mulini, ricavato da un fosso a strapiombo.
Continuando lungo il sentiero si arriva alla grotta, un tempo usata come deposito per stipare merci o ripararsi dagli animali. Poco distante si trova un secondo pozzo.
Un tempo la portata del corso d’acqua era notevole, testimonianza è la presenza di ben due mulini, fondamentali per lo sviluppo economico della zona.
Pochi metri separano dalla cascata e prima di arrivarci bisogna attraversare il suggestivo ponte in legno, circondato da una fitta vegetazione di felci, muschio e fiori. Finalmente siamo giunti alla cascata!
Se finora il percorso è stato quasi tutto pianeggiante, il ritorno è in salita. La bellezza del luogo sembra rendere il tutto meno faticoso. È presente un’area picnic alla fine del sentiero.
Il periodo ideale per percorrere il Sentiero dei Mulini è in primavera. D’estate il flusso d’acqua della cascata si riduce drasticamente, mentre d’inverno la cascata è soggetta a gelate, con la formazione di suggestivi stalattiti.
La scheda tecnica del Sentiero dei Mulini
Lunghezza: 800 metri
Dislivello: 70 metri
Tempo di percorrenza: 30 minuti
Livello di difficoltà: facile
Adatta a: adulti e bambini
Abbigliamento consigliato: scarpe comode o da trekking
Informazione sugli orari della cascata di Conca della Campania
L’accesso alla cascata di Conca della Campania è libero e gratuito, si può accedere in qualsiasi orario.